
20 Ott L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL MONDO DEL LAVORO
- NORMATIVA E DEFINIZIONE
La nuova legge n. 223 la Legge 132 del 23 settembre 2025 in vigore dal 10 ottobre 2025 ha l’obiettivo di promuovere un utilizzo corretto, trasparente e responsabile, dell’intelligenza artificiale (IA) nel mondo del lavoro.
Ai sensi del Regolamento n. 2024/1689 dell’UE con il termine sistemi di intelligenza artificiale si intende “un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabili e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti o impliciti, deduce dall’input che riceve come generare output quali previsioni, contenuti, raccomandazioni o decisioni che possono influenzare ambienti fisici o virtuali”.
Il nuovo obbligo d’informazione sull’utilizzo dell’IA ha anche l’obiettivo di ampliare il novero delle informazioni del secondo tipo (“informazioni digitali” come previsto dall’articolo 1 bis del D.l.gs 152 del 1997), dovute dai datori di lavoro e dai committenti, pubblici e privati, qualora ne facciano uso.
- SOGGETTI INTERESSATI
Sono interessati da quest’obbligo datori di lavoro e committenti che devono informare i lavoratori e i collaboratori sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Il datore di lavoro e il committente devono informare i lavoratori sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella gestione del rapporto di lavoro, tenendo presente che il suo utilizzo in ambito lavorativo deve essere sicuro, affidabile, trasparente e non può svolgersi in contrasto con la dignità umana, né violare la riservatezza dei dati personali.
L’obbligo, che interessa sia il settore privato che pubblico, ricorre se e quando l’intelligenza artificiale venga applicata per ottenere indicazioni rilevanti ai fini dell’assunzione o del conferimento dell’incarico di lavoro, della gestione o cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegnazione di compiti o di mansioni, nonché per la sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori e dei collaboratori.
- ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO INFORMATIVO
Il datore di lavoro e il committente sono tenuti a fornire le suddette informazioni sull’utilizzo dell’IA in modo trasparente, con un linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo e leggibile.
Le informazioni sull’utilizzo dell’IA devono essere date in forma scritta, da inserire preferibilmente nel contratto di assunzione, nella lettera d’incarico o nel mandato professionale, o anche in un regolamento aziendale o a completamento di un regolamento aziendale già esistente.
Le informazioni sull’utilizzo dell’IA dovranno poi essere comunicate anche alle RSA o RSU competenti, ovvero, in mancanza, alle sedi territoriali delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
In base alla data di introduzione dell’IA nel rapporto di lavoro, ed in attesa di istruzioni più precise e dettagliate da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, si possono configurare differenti scenari:
- IA già in uso alla data del 10 ottobre 2025:
- nel caso di nuove assunzioni/conferimenti di incarichi, datori di lavoro e committenti sono obbligati a fornire l’informativa sull’utilizzo dell’IA unitamente alle altre informazioni riguardanti il rapporto lavorativo prima dell’inizio dello stesso.
- nel caso di lavoratori già in forza, datori di lavoro e committenti sono obbligati a fornire le informazioni su richiesta degli interessati, per iscritto, entro 30 giorni.
- IA introdotta dopo il 10 ottobre 2025:
- i datori di lavoro ed i committenti saranno obbligati ad informare tutti i lavoratori, con un preavviso di 24 ore, per quelli già in forza.
Da notare infine, nel caso di svolgimento di un’attività professionale, che i sistemi IA potranno essere utilizzati unicamente per attività strumentali e di supporto a una professione intellettuale; il che significa che, in ogni prestazione di natura intellettuale, l’apporto dell’IA deve rimanere accessorio e ausiliare, a favore dell’opera intellettuale del professionista che conserva, invece, il ruolo prevalente e di responsabilità.
La UHY Associati rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti in merito al tema e per assistere le società nella redazione di apposite clausole sull’ utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Per ulteriori informazioni, potete contattarci qui